Lo stinco di maiale al mirto ha radici antiche, risalenti alle tradizioni culinarie della Sardegna, dove la carne di maiale è protagonista indiscussa delle tavole.
Il mirto, pianta selvatica diffusa nell’isola, conferisce al piatto un aroma unico e inconfondibile, si presta perfettamente a una cottura lenta e aromatica.
Lo stinco al mirto è uno dei piatti più emblematici della cucina sarda, ricco di sapori autentici e profumi che evocano le terre selvagge dell’isola.
Nel cuore della cucina sarda, questo è uno dei piatti più celebrati, un’esplosione di sapori mediterranei che incanta i palati di chiunque lo assaggi.
Questo secondo piatto rappresenta un connubio perfetto tra ingredienti locali e tecniche di cottura tramandate di generazione in generazione.
La carne di maiale, tenera e succulenta, viene marinata con il mirto, la cipolla e aromi vari, Il processo di marinatura permette di penetrare nelle fibre della carne, donandole un gusto profondo e avvolgente.
Una volta marinato, lo stinco di maiale viene cotto lentamente, fino a raggiungere una morbidezza irresistibile e una delicata crosticina dorata.
La lenta e bassa cottura è fondamentale per rendere la carne morbida e succosa.
Importante è assicurarsi di mantenere la temperatura del forno costante e di non affrettare il processo, poiché lo stinco richiede tempo per ammorbidirsi e assorbire i sapori della marinatura.
Durante la cottura, bisognerà controllare periodicamente il livello di liquido nella teglia e aggiungere brodo se necessario, in modo da evitare che la carne si asciughi eccessivamente.
Servito caldo, magari accompagnato da contorni rustici come patate arrosto o verdure grigliate, questo piatto rappresenta un trionfo di sapori della tradizione culinaria mediterranea.
Se vi ho ingolosito venite a scoprire la mia ricetta esclusiva dello stinco di maiale al mirto.
Un’esperienza unica da assaporare con gusto e convivialità.
Anche se la preparazione e i tempi di cottura sono lunghi, vi invito comunque a provare a cucinarlo, sono sicura che lo rifarete più volte.
Tempo di preparazione | 10 Minuti |
Tempo di cottura | 3 Ore |
Tempo Passivo | 12 ore per la marinatura |
Porzioni |
2 Persone
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- 2 Stinco di maiale
- 1 l Birra chiara
- 1 Bicchiere Mirto liquore
- 2 Cucchiai Bacche di mirto
- 1 Cucchiaino Bacche di ginepro
- 1 Cipolla di tropea grossa
- 3 Cucchiai Olio extravergine di oliva
- 2 Spicchi Aglio
- 2 Foglie Alloro
- qb Sale
- qb Pepe
- qb Brodo vegetale
Ingredienti
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- Per prima cosa laviamo e asciughiamo bene gli stinchi, quindi saliamo e lo pepiamo massaggiando bene.
- Poniamo dentro una ciotola e mettiamo la cipolla affettata, due foglie di alloro, le bacche di mirto e quelle di ginepro.
- Uniamo infine anche qualche rametto di mirto fresco, versiamo la birra e il bicchiere di liquore al mirto.
- Copriamo la ciotola con pellicola trasparente e lasciamo marinare in frigorifero per almeno quattro ore.
- Il giorno seguente, scaldiamo un po' di olio evo con due spicchi in una grande padella resistente al calore.
- Scoliamo la carne dalla marinatura (manteniamo la marinatura da parte) e facciamo rosolare nella padella finché non sono ben dorati su tutti i lati.
- Cerchiamo di girarli con una pinza anziché con la forchetta, per evitare di far uscire i liquidi interni.
- Intanto avremmo preriscaldato il forno a 180°C modalità statico.
- Trasferiamo la carne nella teglia con tutto il condimento, uniamo qualche mestolo di brodo vegetale.
- Copriamo con carta stagnola e facciamo cuocere per almeno tre ore.
- Durante la cottura, controlliamo di tanto in tanto, possiamo anche girare la carne e, se necessario, aggiungiamo un po' di brodo per evitare che si asciughino troppo.
- Quando gli stinchi di maiale saranno teneri e ben cotti, rimuoviamo la carta stagnola e alziamo la temperatura del forno a 200°C.
- Continuiamo a cuocere per ulteriori 15-20 minuti o fino a quando la superficie sarà dorata e croccante.
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