Il clafoutis alle ciliegie è un dessert tipicamente francese, un dolce da forno facile da realizzare, vi assicuro che anche i meno bravi saranno capace a farlo.
Nasce nella zona di Limousin il suo nome deriva dal dialetto, ” clafir ” che significa guarnire, riempire, infatti può essere preparato con qualsiasi frutta di stagione.
In alcuni casi viene addirittura preparato in versione salata, dove apposta dello zucchero si usa il formaggio grattugiato, e verdure come spinaci, cavolfiore e tant’altro.
La ricetta originale del clafoutis alle ciliegie prevede di usare il frutto con il nocciolo che si diceva rilasciava più gusto.
Ma sinceramente non me la sono sentita di lasciare il nocciolo alle ciliegie, per paura poi di rompere qualche dente.
Allora che ho fatto?
Ho insaporito con lo zucchero, la vaniglia e qualche cucchiaio di maraschino, a voja quanto buono era.
Il clafoutis è un dolce da fine pasto, viene solitamente servito tiepido.
Se invece dovesse avanzarvi, potete gustarlo anche freddo accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia.
Ottimo servito sia per la colazione che per la merenda, perché i dolci alla frutta sono buonissimi in qualunque momento della giornata.
Se vi ho ingolosito, allacciate il grembiule insieme a me e seguitemi in cucina.
Tempo di preparazione | 35 Minuti |
Tempo di cottura | 40 Minuti |
Porzioni |
6 Persone
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- Prendiamo le ciliegie scegliendo quelle più sode e mature.
- Laviamole e le snoccioliamo.
- Insaporiamo prima con il maraschino girandole bene, poi le cospargiamo con lo zucchero a velo.
- Mettiamo a riposare in una terrina per almeno 30 minuti.
- Montiamo le uova con lo zucchero con una frusta elettrica sino a renderle spumose.
- Uniamo la farina, il latte tiepido e l’interno della bacca di vaniglia.
- Amalgamiamo bene il composto che sarà abbastanza liquido.
- Per ultimo aggiungiamo il pizzico di sale e l’olio, mescoliamo ancora.
- Prendiamo una tortiera da 22 cm, imburriamo e infariniamo per bene.
- Cuociamo in forno preriscaldato in modalità statico a 190° per 40 minuti.
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